In questa guida, condividiamo le migliori pratiche sviluppate in collaborazione con i nostri clienti per la promozione di un miglioramento misurabile della sostenibilità attraverso i processi di procurement. Sia che la usiate come “manuale di sopravvivenza” o come supporto per la vostra strategia, siamo sicuri che la troverete utile.

Step 1: Comprendere gli obiettivi organizzativi

È impossibile ottenere un miglioramento a 360°, perlomeno non in modo immediato, e questo vale soprattutto per un insieme di ideali tanto ampi quanto quelli delle politiche ESG. Assicuratevi dunque di conoscere gli aspetti veramente importanti per la vostra organizzazione e di riconoscere quelli su cui intervenire.

Gli obiettivi di sostenibilità variano in base alle motivazioni dell’azienda, che possono essere guidati da aspirazioni interne o dalla necessità di essere sottoposti a verifiche esterne. È chiaro che ciò richieda livelli di attenzione e rigore differenti e contribuisca a definire le scelte degli acquisti come gli aspetti da prioritizzare.

Valutate se la vostra azienda dispone di standard e obiettivi precisi, nonché di misure definite alle quali fare riferimento. In caso contrario, cercate di definirli e poi traduceteli in qualcosa di significativo. Ad esempio, se tra gli obiettivi si prevede l’aumento della spesa nel mercato locale, stabilitene l’entità, cercate di capire da dove acquisire i dati in modo affidabile e traducete un miglioramento percentuale in valori monetari sui quali il team di Procurement può intervenire.

Step 2: Coinvolgere i responsabili dedicati alla sostenibilità

Se la vostra organizzazione dispone di una funzione dedicata alla sostenibilità, questa dovrebbe definire la strategia a livello aziendale sulla quale il team di Procurement definisce la propria. Dovrebbe inoltre operare in qualità di esperto in materia per orientare le politiche, gli approcci sulla sostenibilità e i requisiti necessari.

Comprendetene i temi chiave, per poi concordare quelli su cui il Procurement è posizionato in modo ideale per fare passi avanti.

Si creerà naturalmente una tensione dinamica, con una parte che privilegia gli obiettivi ESG e l’altra quelli di costo; tuttavia, è meglio stimolare questo dialogo in modo proattivo e concordare regole equilibrate che si concentrino sulle attività da prioritizzare. Ad esempio, quando si esaminano i servizi alle strutture, è opportuno concentrare l’attenzione sulla sfera dell’impatto economico locale e sul benessere. Quando si esamina il parco auto, è bene porre l’accento sulle emissioni di carbonio e gas serra. A volte la cosa giusta da fare è concentrarsi su costi e servizi e, in questo modo, promuovere gli investimenti in aree in cui i rendimenti della sostenibilità sono maggiori.

Step 3: Definire il vostro approccio e riconoscere le vostre capacità

Quale protagonista del cambiamento, il vostro team deve dotarsi degli obiettivi, delle competenze e degli strumenti idonei, a tal fine effettuate una valutazione puntuale delle vostre attuali competenze. Il team comprende l'agenda relativa alla sostenibilità e il ruolo che può svolgere? Avete una politica e delle linee guida chiare per orientare e sostenere il team? Avete definito criteri di valutazione dei fornitori, approcci di valutazione e condizioni contrattuali che mirano ad una maggiore sostenibilità? La sostenibilità è integrata nel tessuto dei processi d’acquisto, soprattutto nelle strategie di categoria?

Molti di questi fattori sono facili da stabilire ed è importante ribadirlo.

Step 4: Classificare le categorie di spesa

Un passo fondamentale consiste nel classificare la spesa rispetto a temi di sostenibilità concordati. Classificate la spesa in relazione alle opportunità e al relativo impatto che può avere sulla sostenibilità. La capacità di impatto può essere definita sulla base di diversi elementi, ma in particolare della 
complessità o probabilità di portare un cambiamento o miglioramento e dalla pipeline degli approvvigionamenti.

Laddove il (ri)sourcing non sia possibile, c’è ancora una possibilità di miglioramento mediante processi di gestione delle relazioni con i fornitori (SRM), inclusa la definizione congiunta degli obiettivi e dell’innovazione.

Ricordate che è impossibile migliorare tutto immediatamente. 

Step 5: Migliorare l’approccio agli approvvigionamenti

Riteniamo che un approvvigionamento sostenibile non richieda nuove competenze, ma una nuova mentalità. Formate e incoraggiate il team a pensare in termini di costo, servizio e criteri ESG e, quindi, ad adattare le metodologie d’acquisto per riflettere questo ulteriore parametro. Implementate nuovi criteri per i fornitori (affinate in base al tema di riferimento), nuove metodologie di valutazione, nonché una rigida governance di approvazione per garantire che i criteri ESG siano effettivamente considerati e non diventino semplicemente una casella da spuntare.

Esaminate ora la pipeline degli acquisti e decidete su quali aspetti focalizzarvi per affrontare il tema della sostenibilità, a quali leve ricorrere e quali opportunità implementare.

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